Sono 1800 gli alberi piantati per la Giornata della Terra e che compongono la Foresta Fabbri in collaborazione con Treedom in America Latina, Africa e Oceania. Un progetto ambientale e transnazionale che offrirà sostegno e lavoro alle comunità locali.
Arancio, caffè, anacardo, banano, mangrovia, alloro: un nuovo tassello dell’impegno a favore dell’ambiente, del territorio e dello sviluppo sostenibile. Un grande cuore verde che batterà in tutto il mondo, dall’America Latina passando per l’Africa e l’Oceania, e che permetterà di assorbire in 10 anni quasi 450 tonnellate di CO₂ (stima basata su calcoli del database GlobAllomeTree). A piantare e prendersi cura degli alberi sono infatti comunità di contadini che li pianteranno insieme alle proprie colture annuali, come mais o fagioli, per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento alimentare e di reddito potenziale e apportare benefici al suolo e all’ambiente.

Ogni albero che compone la Foresta è dotato di una carta di identità in costante aggiornamento e visionabile dal sito di Treedom, realtà italiana che permette di piantare alberi a distanza, e che permette di vedere la foto dell’albero al momento della sua piantumazione, le sue caratteristiche, la quantità di CO₂ assorbita, il tipo di utilizzo (alimentare, medicinale, cosmetico etc). Vengono inoltre resi noti i benefici che è in grado di apportare alle comunità locali.
Il progetto viene comunicato al pubblico attraverso il prodotto più iconico dell’azienda: l’originale Amarena Fabbri. Una speciale etichetta, di grande impatto visivo, verrà apposta sui vasi da 600 gr: in primo piano un’immagine stilizzata di alberi e la scritta “Amarena Fabbri per un futuro più verde”; all’interno una breve descrizione del progetto e alcune ricette originali.