E’ il nuovo progetto Cervelli Ribelli che in collaborazione con Leroy Merlin/(RI)GENERIAMO sta studiando modelli replicabili per una reale inclusione sociale e lavorativa per persone neuro divergenti. L’estrosità e l’originalità creativa che nasce da punti di vista eccentrici può essere finalizzata in concrete occasioni professionali e ripensare attraverso una nuova poetica anche oggetti di uso quotidiano.
«Abbiamo iniziato a lavorare su dei cuscini d’arredamento – ci spiegano dalla Fondazione –Tommy è abituato a usare delle faccine per capire cosa passa per la testa degli umani. Alle persone neuro divergenti, con problemi di linguaggio, si insegna sin da bambini a comunicare in maniera alternativa usando immagini. Tommy ora ha 25 anni e continua a parlare poco, ha però imparato a comunicare disegnando e dipingendo».
Le sue faccine sono le espressioni del suo elaborare “pensieri come pupazzi ballerini che saltellano su sedie e tavolini”. «Abbiamo così stampato le espressioni di quei pupazzi su dei cuscini, abbiamo loro dato un nome legato allo stato d’animo che esprimono. Ci siamo pure permessi di aggiungere un veloce consiglio su come comportarsi a fronte di quell’espressione».
Come possono essere usati questi cuscini? «I cuscini possono sicuramente essere appoggiati in bella vista per segnalare in una forma “morbida” il proprio stato d’animo, passeggero o perenne che sia. Possono essere anche regalati per avvertire chi poco ci conosce a cosa potrà andare incontro se vorrà approfondire il rapporto. Possono infine essere usati come “messaggio in bottiglia” per lanciare segnali di allarme o di distensione ai nostri rapporti consolidati. A volte è salutare fare il punto di una relazione, farlo a cuscinate è meno doloroso che tirarsi i piatti».

- La prima serie di 10 prototipi prevede che ad ogni faccina stampata sul cuscino sia associato un carattere e un nome.
- Nel retro del cuscino in alto è stampato il “retro pensiero”, L’espressione ha un nome e con una filastrocca che esprime lo stato d’animo vuole comunicare.

CHI SIAMO
Fondazione Cervelli Ribelli Onlus nasce nel luglio 2020, è l’evoluzione di un progetto di Gianluca Nicoletti che inizia nel 2013 con la costituzione della Onlus Insettopia, nata sull’esperienza di Nicoletti padre di Tommy, ragazzo autistico. La Fondazione ha tra le proprie finalità istituzionali la promozione e lo sviluppo della cultura dell’integrazione, in particolare nei confronti di persone portatrici di neurodiversità. Ha lavorato sia con partner pubblici che privati, impegnando la sua factory creativa in progetti di training ad uso di aziende ed enti interessati ad accrescere le competenze del loro pubblico interno su tematiche e ambiti coerenti con i valori dell’inclusione della neuro divergenza e della sua valorizzazione in termini di talenti e opportunità. Dal 2022 opera con persone autistiche nel suo HubLab di Roma, uno spazio centrale molto visibile, arredato con tecnologia a vista e ristrutturato in stile “Industrial”, che tende a creare una rete di partnership sul territorio. Ribaltando soprattutto il concetto dell’appiattimento della vita di persone con cervelli diversamente funzionanti in uno standard “ospedaliero” e mortificante.
Tommaso Nicoletti (Tommy) è un esordiente artista neuro divergente, ha prodotto negli ultimi due anni più di cento quadri, realizzati con la tecnica dell’acrilico su tela, oltre 200 disegni. Oltre alla pittura, che lo impegna in un quotidiano percorso di ricerca, Tommy nell’Atelier Cervelli Ribelli di Roma sta prestando la sua creatività alla realizzazione di accessori per il mercato del fashion, ceramiche e oggetti di design.
Leroy Merlin/(RI)GENERIAMO ha lanciato nel settembre 2022 una prima serie di cuscini con stampe delle opere di Tommy. Condividi il TweetTommy è stato protagonista di due film: “Tommy e gli altri” (2017): “Tommy e l’asta dei cervelli ribelli” (2020), entrambi distribuiti e trasmessi sul canale SKY ARTE. La storia della sua vita è stata raccontata dal padre in tre libri pubblicati da Mondadori.
