Termina in Romagna con Ligia Lewis la 53esima edizione di Santarcangelo Festival. L’artista norvegese-giamaicano Harald Beharie presenta Batty Bwoy. In Piazza Ganganelli ultimo appuntamento con Mélissa Guex.
Si conclude domenica 16 luglio la 53esima edizione di Santarcangelo Festival che vede ancora protagonista il corpo e la danza come strumenti per la ricerca e l’analisi di se stessi e dell’altro. Attesa in quest’ultima giornata la performance della coreografa e danzatrice Ligia Lewis, in scena in un’unica data alle 21.00 al Teatro Galli di Rimini. A Plot/A Scandal, che debutta in prima nazionale, pone la domanda su chi sia il destinatario del piacere e della fantasia scatenati da uno scandalo; e come quest’ultimo – utopico o banale, immorale e privo di rigore – riveli il punto in cui la società fissa i propri limiti. Intrecciando narrazioni storiche, aneddotiche, politiche e mitiche, la performance segna il ritorno, dopo cinque anni, di Ligia Lewis a Santarcangelo, dopo la presentazione di minor matter nel 2018. Il lavoro di Lewis è stato presentato in tutta Europa e negli Stati Uniti, diretto e prodotto dall’HAU Hebbel am Ufer Theater dal 2017 al 2021.
Batty Bwoy, in programma alle 21.30 all’ITC Molari, prende il titolo da un’espressione usata in Giamaica per indicare le persone queer. In questa performance, Harald Beharie trae ispirazione dai miti più diffusi, dai peggiori stereotipi, da sensazioni e fantasie legate ai corpi e alle identità queer, dai testi omofobici di alcune canzoni dance, dai film gialli italiani anni ’70, dalla resilienza della comunità giamaicana Gully Queens – costretta a fronteggiare le conseguenze di un’omofobia dilagante -, da voci dalle comunità queer giamaicane e norvegesi che hanno preso parte al processo di creazione. Batty Bwoy attacca e abbraccia le narrazioni sedimentate attorno alla paura di un corpo queer visto e percepito come una figura perversa, deviante, mostruosa, evocando un essere ambivalente che esiste sul confine di un corpo precario.
Foto in evidenza Ligia Lewis A Plot, A Scandal ©Moritz Freudenberg