L’estate è arrivata e con essa quel piacevole desiderio di stare a contatto con la natura che solo questa stagione sa regalare. Uno degli angoli d’Italia dove la montagna sa esprimere al meglio la natura dei luoghi, con i suoi colori forti e nitidi è la Val d’Ega, in Alto Adige.
Qui all’ombra dei massicci dolomitici del Catinaccio e del Latemar si può trascorrere una vacanza all’insegna delle passeggiate, del relax e del mangiar bene scoprendo i 500 chilometri di sentieri, i 200 chilometri di percorsi per mountain bike e i numerosi masi disseminati fuori i sette borghi della valle.
Dopo alcuni tornanti, imboccata la strada per San Vito, uno di questi è la Tenuta Gojer, una piccola cantina a conduzione familiare. «La nostra storia inizia nella zona del Santa Maddalena, a nord di Bolzano, e ci siamo trasferiti a Cornedo per potere contare anche sull’offerta di vino bianco» racconta Florian nella sala degustazione in legno e vetro. Nel primo pomeriggio correnti di aria fresca salgono dalla valle Isarco e conferiscono ai suoi vini un’originale fragranza. Come per il Kerner, «vendemmiato in due epoche diverse per preservare freschezza e al contempo fornire corposità e profumi». Ora c’è la SS 241 che rende accessibile la valle, a lungo protetta dalla gola rocciosa creata dal torrente Ega. Tuttavia rimane quell’atmosfera rarefatta lontano dalla folla di altre mete alpine. È quella inaccessibilità che richiama la Piattaforma sul torrente, opera postuma di Walter Pichler (1936-2012), che forma un insieme armonioso con la Casa presso la fucina e il laboratorio che veniva utilizzato dal nonno. La piattaforma, priva di sostegni, sembra fluttuare, per poi interrompersi bruscamente a mezz’aria: l’altra sponda non è accessibile come metafora dell’impenetrabilità della valle.

Un’altra particolarità che la Val d’Ega può offrire è il Sentiero dei Pianeti di San Valentino in Campo, dove si può viaggiare con tutta la famiglia nel sistema solare, in scala 1:1 miliardo incontrandone i pianeti, che coincidono con masi o ristoranti. Punto di arrivo l’osservatorio astronomico dalla cupola di 6 metri di diametro, ideale per osservare il cielo dopo il tramonto.
In quest’area, che è quella altoatesina a vantare il maggior numero di giorni di sole, non mancano neppure in estate gli stimoli sportivi (sono infatti attivi campi da golf a 9, presso il Golf Club Carezza e 18 buche al Petersberg Golf) né quelli culturali. Tra le più affascinanti chiese romanico-gotiche alpine rientra infatti la pieve di Sant’Agata a Pietrabianca, discosta su un pianoro appena fuori dal bosco. Si raggiunge dal Sentiero 5 che parte da Nova Ponente, ricca di affreschi altomedievali. Anche la chiesa di Sant’Elena è uno dei simboli religiosi locali grazie agli affreschi del Quattrocento, capolavori della scuola pittorica di Bolzano. La si vede bene dal maso Oberwerkstatt dove Jonas e Natalie Psenner dal 2022 allevano capre di razza Vallesana dal collo nero. Con buoni risultati nei formaggi e soprattutto con lo yogurt.
Se si vuole trascorrere più giorni in Val d’Ega, un’ottima soluzione è l’hotel Ganischegerhof, che ha appena inaugurato 12 camere junior suite e superior Landhaus appena ristrutturate con colori tenui e legno. Sempre pronta una bevanda come benvenuto e con la formula Pension plus gli ospiti possono deliziarsi a proprio piacimento in uno dei ristoranti del comprensorio escursionistico Latemar-Obereggen presso i rifugi Ganischgeralm e Gardoné, con le loro terrazze al sole. A disposizione degli turisti ci sono guide certificate per l’accompagnamento sulle piste da bicicletta elettrica o da montagna nel cuore delle fitte foreste o delle creste scoscese del Catinaccio e del Latemar, Patrimonio UNESCO. E, una volta tornati dalle escursioni, per ricaricare le batterie, si entra nei 1000 mq di area benessere con due saune finlandesi, di cui una immersa nel giardino, la grotta di ghiaccio e uno spazio per massaggi personalizzati (ganischger.com).
A piedi o con gli impianti di risalta, con la seggiovia da Obereggen, vale la pena raggiungere i 2096 metri del rifugio Oberholz per assaporare specialità locali. Da provare senz’altro il filetto di cervo con verdure locali. Chi le cresce in un ecosistema agricolo completo è Michael Pfeifer all’Eisathhof di Nova Ponente. In stagione il suo orto conta centinaia di varietà di verdure ed erbe aromatiche e si apre a lezioni sui metodi di coltivazione fondati sulla biodiversità e sul ciclo biologico dei vegetali. Da Obereggen si può raggiungere con facilità Carezza grazie a un percorso adatta anche alle famiglie. L’estate è il periodo migliore per l’escursione di 15 km (andata e ritorno) che attraversa il Sentiero delle perle e raggiunge il lago di Carezza.
Ci si può spingere all’Angerlealm di Jurgen Pardeller per capire come funziona un allevamento innovativo di animali da carne. «A 1700 metri non è facile lavorare. Le regole del verde alpino, oltre i 1600 metri, sono molto rigorose e noi ci siamo adattati a queste direttive che preservano l’ambiente». Pardeller è stato il primo, forse l’unico ancora oggi, ad avere una macchina che distribuisce carne sottovuoto, simile a quelle ben diffuse per le bibite. In ogni momento della giornata si può quindi scegliere il pezzo anatomico migliore per uno spezzatino, una bistecca o un bollito.

Non distante lo storico Grand Hotel di Carezza sancì il successo turistico della zona, attirando tra Otto e Novecento personaggi come Agatha Christie e Arthur Schnitzler. Venuti meno quei fasti, l’hotel Alpenrose è oggi il migliore punto di appoggio su questo versante della valle. Dalla sua una spettacolare vista sulle Dolomiti, una piscina esterna riscaldata e una cucina di assoluto livello (alpenrose-karersee.com). In Val d’Ega la cucina è senza dubbio uno dei punti forti dell’ospitalità, come Malga Franzin gestita da Renate Plank. «Qui hanno girato uno degli ultimi loro video Benji e Fede, il duo musicale estasiato dal nostro gulasch e dai canederli in brodo» rivela. E c’è da crederci! Chi volesse imparare l’arte di preparare i canederli deve prenotare una visita al Kronlechnerhof dove Anna Maria Gall coltiva le verdure e alleva maiali e galline alla base di questa deliziosa ricetta. Nel suo maso si fa incetta di miele, sciroppi e formaggi per continuare a sognare una volta a casa.